Dai diamanti non nasce niente
Ho aspettato a scrivere questo post.
Avevo bisogno di pensare, decantare quanto ho vissuto e sto vivendo.
Il 21 gennaio dello scorso anno in un posto chiamato Camerlata mi hanno giustamente ritirato la patente. Avevo bevuto parecchio. Potrei aprire 100 parentesi su quello che è successo e sul fatto che non sono un ragazzino che va in giro in macchina a fare il fenomeno guidando sbronzo. Potrei ma sarebbe stupido. Il mio tasso alcolico era elevato, il fatto che non mi sentissi pericoloso per gli altri utenti della strada o per me stesso indica solo che l’alcol distorce la percezione del pericolo. Insomma avevo 1,4. Non poco.
Per 6 mesi la mia vita ha subito una radicale trasformazione.
Da Homo Automobilisticus sono retrocesso a Homo Appiedatus.
Passato che fu il primo mese, i disagi erano ormai scomparsi. Anzi non avere la patente è stato bello. La mattina andavo con Valentina a portare Alessandro nel suo meraviglioso asilo.
La sera trovavo chi mi portava a casa e quando mi è capitato di alzare il gomito non mi sono dovuto porre il problema di evitare posti di blocco. O meglio, di evitare di rendermi pericoloso per me e per gli altri.
Il ritiro di patente per guida in stato di ebbrezza è un reato penale. Il castigo per il mio delitto sarebbe dovuto essere la galera. Ovviamente il reato viene trasformato d’ufficio in pena pecuniaria. Una pena notevole.
La mia decisione è stata quella di trasformare la pena pecuniaria in lavori socialmente utili. Esattamente 1 anno dopo il ritiro della patente, il 21 gennaio 2012 ho iniziato a prestare il mio servizio presso l’Associazione Sportivi Paraplegici.
Insomma dare una mano a vestire, preparare per la piscina prima e lavare e rivestire poi, a un bel gruppo di bambini e ragazzi. Autistici, down, ritardati, spastici e offesi in altro modo da malattie, disfunzioni o solo casualità. Alcuni più e altri meno indipendenti.
Ora non mi dilungherò su quello che vuole dire e cosa si prova a lavorare con questi ragazzi. Chi lo fa lo sa. Chi non lo fa dovrebbe farlo. E chi non lo farà mai, si fotta.
Raramente mi è capitato di pentirmi per quello che ho fatto. Sono troppo arrogante per farlo. Ma di quella sbronza sono proprio contento. Magnifica serata con amici prima, 6 mesi senza patente durante e questa esperienza illuminante e meravigliosa adesso.
Se dovessi un giorno diventare credente, so che punterei tutto su Bacco. Lui si che sa come insegnare.
Insomma non so se dai diamanti possa o meno nascere qualcosa, ma da una situazione di merda come il ritiro della patente sono veramente nati dei fiori.
Grazie Andrea per aver capito il veleno che si annida dentro Bacco,
mentre si è alla guida. Io non guido e t’ assicuro che lasciare le quattro
ruote ogni tanto a riposare è meraviglioso.
Un sorriso
Mistral
Ps: Anche a me piace Bacco, ma solo preferibilmente nei pasti
pricipali.
ombreflessuose said this on febbraio 14, 2012 a 5:47 PM |
Se le maestre avessero saputo cosa stava dietro alla famiglia del mulino bianco che arrivava all’asilo al completo…
Valentina Orsucci said this on febbraio 16, 2012 a 9:22 PM |