P.E. e la coscienza americana
Tra il 1964 e il 1975 nel Vietnam del Sud e delle aree confinanti di Cambogia e Laos venne combattuta una delle più sanguinose e sbagliate guerre della storia. La guerra conosciuta in Vietnam come Guerra contro gli americani per salvare la nazione e in occidente come guerra nel Vietnam. Senza entrare nel merito basta dire che l’america ha perso e che tuttora gli effetti di sostanze chimiche (defoglianti come l’agente arancio) e ordigni inesplosi creano vittime tra i civili vietnamiti. La reazione americana a questa guerra è stata molto forte. La fiaccola della protesta si accese gia nel 1964. Dopo ben 11 anni di conflitto i soldati americani tornarono in patria accolti dalla popolazione come criminali. Come in tutte le guerre il numero di mutiliti fu altissimo, sia sul piano fisico che mentale. I reduci del vietnam sono tuttora per gli stati uniti un peso economico e sociale molto rilevante, oltre ad essere un costante memoriale della loro coscienza sporca. La reazione mediatica è stata a mio avviso molto curiosa. Ad 7 anni dalla fine del conflitto ,nel 1983 , la prima puntata dell A-team fu trasmessa. La lettura che ne do è che sia un bieco tentativo di ricollocare i reduci del Vietnam. Gente straordinariamente buona , sempre in cerca di gattini da salvare, belle fanciulle da liberare e tiranni da opprimere. L’idea di fondo era quella di dare ai reduci , non solo una dignità e un ruolo, ma anche il titolo di eroi che la popolazione aveva negato. Sono arrivati addirittura a creare il personaggio di Murdoch che trasforma l’idea di reduce pazzo che vive chiuso in casa imbracciando un fucile a pompae ingurgitando psicofarmaci per non fare una strage , in un simpatico mattacchione.Forse il particolare più verosimile di questi superreduci sta nel fatto che vanno in giro con un furgone stracarico di bombe e mitragliatori. Lo stesso tentativo di valorizzazione e ricollocamento è stato fatto con Magnum P.I. addirittura nel 1980. Anche lui reduce , anche lui onesto , bello e buono. Oltretutto Ferrarimunito e gran donnaiolo. Io sono nato nel 76 e Annibal, P.E. Magnum e soci hanno fatto parte della mia crescita. Per tanto tempo ho pensato che essere un reduce del Vietnam fosse una tra le grandi aspirazioni dell’uomo. Ma la realtà è,purtroppo, questa.
I reduci del Vietnam hanno presentato traumi simili alle vittime di un abuso sessuale protratto. Quelli che si sono suicidati (60 mila) sono stati più dei morti in battaglia (50 mila). Ma vi fu anche chi diventò pacifista. E chi oggi sperimenta la “pillola contro i brutti ricordi”.
Andrea
Senza Vietnam ,pero’,non avremmo avuto molti film mitici.
Il blog e’ molto bello.
Tuo fratello che ti stima molto
Anonimo said this on novembre 22, 2007 a 3:30 PM |
Onorato dal fatto che il primo commento sia il tuo.
Tuo fratello che ti stima molto
Andrea said this on novembre 22, 2007 a 3:33 PM |
Adesso sta cominciando a capitare ai reduci dall’Iraq
Franca said this on novembre 22, 2007 a 7:01 PM |
@franca speriamo che prima o poi imparino qualcosa dai loro errori
Andrea said this on novembre 22, 2007 a 7:55 PM |
questa tua visione mi aveva affascinato dal vivo, letta qui mi mi piace anche di più.
(però il mito dell’a-team potevi lasciarcelo. Ti prego non dirmi che babbo natale non esiste)
tua moglie che ti ama tanto
valentina said this on novembre 22, 2007 a 8:28 PM |
@valentina credimi da bravo maschietto ho sofferto più io di te. Per quanto riguarda Babbo Natale posso solo dirti che in realtà è San Nicola (Sint Nicolaas, Sinterklaas, Santa Claus) . Ma questo non vuol certo dire che non sia rosso e barbuto ( Marx?? ).
Tuo marito che ti ama tanto
Andrea said this on novembre 22, 2007 a 11:40 PM |
Un post d’esordio a quanto intuisco davvero interessante. Particolare ed al contempo importante visto il tema che tocca.
Verrò a leggerti spesso e ti linko volentieri. Grazie per l’intervento sentito che hai lasciato sul mio blog.
Daniele
Daniele Verzetti, Rockpoeta said this on novembre 23, 2007 a 12:14 am |
@daniele grazie a te per la visita e complimenti per il blog sempre stimolante e interessante.
Andrea said this on novembre 23, 2007 a 9:30 am |
Ciao Andrea, bellino il blog….vedo che ti sei dato già da fare per entrare nel nostro mondo virtuale….quanto hai ragione, è stata un’ingiusta e folle rappresentazione di una guerra altrettanto ingiusta. Ricordo anch’io il furgone nero, con gli eroi del vietnam, o il ferrarino di Magnum PI che sfrecciava sulle strade e vicino alle spiagge di (Miami, può essere?). Riportare false notizie, false ideologie, coinvolgere americani e non solo con telefilm in cui si mostra un’America fiera delle sue azioni mostrando una ricchezza che appartiene appunto solo a chi vive in TV. Come del resto accade oggi, nella nostra TV i cui si parla di cose inutili e dove devi staere sveglio fino alle 2 per vedere qualcosa di interessante e costruttivo, qualche verità (e non parlo dei porno, ma dei programi tipo Iene, Matrix ecc che mostrano ciò che dovrebbero mostrare i TG, ciò di cui dovrebbwero parlare le reti, senza soffermarsi sulla Franzoni, su Perugia, su Garlasco. Lasciateli stare sti poveri cristi, e pensate ad aiutare il Bangladesh, pensiamo alla povertà nel mondo, pensiamo a migliorare il nostro paerse, intervistate gente comune, mostrate il vero volto di NOI.
Beh, tante sensazioni leggendo queste due righe, tra cui indignazione per tutte le ingiustizie che ogni giorno, e da sempre, tutti dobbiamo vedere, tutti dobbiamo ascoltare e leggere tra le righe di quelle false storie raccontate da TV e da molti giornali. Ma finalmente un vero giornalista, che apre il suo blog. BRAVO
Luca said this on novembre 23, 2007 a 10:21 am |
@luca grazie!!Per quanto riguarda il giornalismo, ho troppo rispetto per quella professione per repuratmi tale. Ma grazie davvero.
Andrea said this on novembre 23, 2007 a 10:49 am |
Benvenuto quell” “Andrea” ;)
Elena said this on novembre 23, 2007 a 11:11 am |
La marea sovietica e’ fuoriuscita inondandoti immediatamente.
Commando
Anonimo said this on novembre 23, 2007 a 11:13 am |
@elena grazie!
@commando … anche tu reduce?
Andrea said this on novembre 23, 2007 a 12:22 PM |
Mi dà l’idea, anche dagli interessi che hai, che darai spunti di riflessione sulle pratiche dell’immaginario. Bene!
Da laura, una che tua moglie odia un po’! :)
lgemini said this on novembre 23, 2007 a 1:09 PM |
@laura grazie della visita! spero di averne di spunti !!.
Andrea said this on novembre 23, 2007 a 1:28 PM |
mi associo senza dubbio al fratello, primo post, primo commento: centrato. (Immagino sia Ricca, che saluto e a qs pto ringrazio).
Aggiungo, oltre ai film, il mitico M*A*S*H!
sb
ssbb said this on novembre 23, 2007 a 4:06 PM |
@sb grazie ! Hai indovinato sul fratello.
Andrea said this on novembre 23, 2007 a 5:17 PM |
ciao non so se lo hai notato o se hai guardato su wikipedia …. comunque la versione italiana è totalmente diversa da quella en.wikpe…. .org e ho scoperto che i disegnatori e registi erano veterani (Frank Lupo Stephen J. Cannell)
al tempo delle prime visioni c’era gente che la pensava così:
An article in the New Statesman (UK) published shortly after the premier of The A-Team in the United Kingdom, also pointed out the The A-Team’s connection to the Vietnam War, characterizing it as the representation of the idealization of the Vietnam War, and an example of the War slowly becoming accepted and assimilated into American culture.
ciao ciao
gamecat
Anonimo said this on novembre 27, 2007 a 10:02 PM |
i disegnatori !!??!! … erano gli ideatori !!! ops
gattomatto
Anonimo said this on novembre 27, 2007 a 10:06 PM |
@gamecat per me i fatti sono invertiti, a-team come tentativo di accettazione e ricollocamento, come anche magnum , mash e tanti altri. Il viet per gli americani è tuttora una ferita aperta. Se pensi agli slogan contro la guerra in Af. sono gli stessi. Anzi slogan come “No ad un altro vietnam” si sono sprecati!
Bello averti qui gamecat!!
Andrea said this on novembre 28, 2007 a 9:01 am |